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sabato 17 maggio 2025

Perché ho creato questo blog

Da quando, nel novembre 2022,  OpenAI ha presentato al grande pubblico il chatbot ChatGPT che intrattiene conversazioni in linguaggio naturale con gli utenti, il termine Intelligenza Artificiale Generativa  è entrato nel nostro lessico e lo troviamo dovunque. Non sono necessarie competenze informatiche o un addestramento specifico, è sufficiente digitare una domanda o un'asserzione qualsiasi (prompt) per ottenere una risposta. Anche con una sola parola si otterrà un risultato:

Io: Rosso.

AI: Un bel colore! Qualcosa in particolare che ti fa pensare al rosso oggi?
Non starò a dare spiegazioni su che cosa sia esattamente ChatGPT o le altre AI generative disponibili sotto le più diverse etichette o big dell'informatica. Troverete queste informazioni in migliaia di siti web. Possiamo anche chiederlo direttamente a ChatGPT con un prompt:
Io: Dimmi chi o che cosa sei tu, in termini semplici e comprensibili per un bambino di 10 anni.
ChatGPT: Certo! Immagina che io sia un super bravo aiutante che vive dentro al computer. Non ho un corpo, non mangio, non dormo, ma so leggere, scrivere, fare calcoli, raccontare storie, rispondere a domande e spiegare le cose in modo semplice.

Sono un po’ come un libro magico che può parlare con te, solo che invece di essere scritto tutto in anticipo, rispondo proprio a quello che mi chiedi tu, ogni volta in modo diverso.

Non sono una persona vera, ma sono stato creato dalle persone per aiutare con le parole e le idee.

Una risposta impeccabile, direi. Un bambino sarebbe incoraggiato a continuare. Però la semplicità della risposta è solo apparente. Ci sono, punto per punto, tutte le caratteristiche fondamentali e distintive di questo strumento: il termine "aiutante" che sottolinea il fatto di essere stato ideato per essere eseguire dei compiti utili; "rispondo... ogni volta in modo diverso", infatti le sue risposte sono generate con un modello probabilistico e di volta in volta sono sempre diverse, anche se poste nello stesso modo; "parole e idee", il che suggerisce il fatto che le risposte possono essere di stimolo nella esplorazione di nuovi concetti e come stimolo per la creatività.

Proviamo ad approfondire chiedendo una spiegazione più articolata e adatta per un pubblico mediamente istruito.

Io: Ora facciamo un passo avanti: presentati a un pubblico di persone che hanno completato gli studi superiori, senza utilizzare un linguaggio troppo tecnico.

ChatGPT: Va bene! Ecco una presentazione adatta a un pubblico che ha completato gli studi superiori:


Ciao! Sono ChatGPT, un’intelligenza artificiale creata da OpenAI. Il mio lavoro è quello di comprendere il linguaggio umano e rispondere nel modo più chiaro e utile possibile. Potete pensarmi come un assistente virtuale in grado di conversare su tantissimi argomenti: dalla scienza alla letteratura, dalla tecnologia alla vita quotidiana.

Non ho una coscienza, emozioni o esperienze personali: quello che faccio è elaborare le parole che mi vengono dette e generare risposte basandomi su una vasta quantità di informazioni che ho "imparato" leggendo tantissimi testi. Non navigo in internet in tempo reale (a meno che non venga attivata una funzione apposita), ma mi baso su ciò che ho appreso fino a una certa data.

Il mio scopo è aiutare le persone a trovare risposte, imparare cose nuove, risolvere problemi o anche solo avere conversazioni interessanti.


Se vuoi, posso adattare la presentazione a un contesto specifico, come una scuola, una conferenza o un evento divulgativo.

Per ottenere buone risposte bisogna essere precisi e scegliere bene le parole. Questo è vero sempre, anche nelle conversazioni tra esseri umani, ma con una AI è ancora più importante. 

Oltre a ChatGPT (OpenAI), i chatbot più noti e più apprezzati sono Copilot (Microsoft), Gemini (Google),  Grok (X.com), Claude (Anthropic) e Llama (Meta). Quest'ultimo si sta diffondendo molto rapidamente perché è integrato nei servizi di Meta: WhatsApp, Facebook e Instagram.

Perché ho creato questo blog?

Le pubblicazioni che si propongono di aiutare l'utente a interagire con l'IA in modo efficace sono già moltissime. Alcune sono utili e interessanti. Altre sembrano scritte un po' in fretta (e forse anche con l'aiuto della stessa IA). Qui c'è una bibliografia in italiano. 

Il fatto è che, attualmente, l'innovazione è più rapida del tempo necessario per scrivere un libro. Inoltre gli esempi di utilizzo che vengono forniti non sono sufficientemente esplicativi. Nessun editore pubblicherebbe un libro nel quale la conversazione con un chatbot IA viene riprodotta integralmente. Invece questo è proprio quello che bisogna fare se si vuole imparare davvero. E la cosa più interessante è sperimentare "come" fare conversazione in modo efficace. 

Ecco, il blog serve proprio a questo: fare esperimenti di dialogo con l'IA e condividerne i risultati. 

Seguitemi.